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Viaggi - Osservatorio sul turismo di qualità

Oltre 7.150 chilometri di sentieri e 170 rifugi. Passeggiate, escursioni, sport e relax. Un’emozione inaspettata in una natura intensa

Antonio Rossi, assessore allo Sport e Politiche per i giovani della Regione Lombardia
Antonio Rossi, assessore allo Sport e Politiche per i giovani della Regione Lombardia

Come in un abbraccio, le montagne lombarde avvolgono la regione. I 170 rifugi (113 alpinistici e 57 escursionistici) che ne costellano valli e fianchi permettono di vivere appieno questa natura intensa. Specchi di una vera cultura dell’ospitalità italiana – diventata marchio di qualità per 102 strutture –, i rifugi lombardi riflettono l’identità del territorio e accolgono i viaggiatori con calore antico e servizi moderni, come la banda larga e il sito (www.rifugi.lombardia.it), guidandoli alla scoperta di prodotti tipici e tradizioni locali, sullo sfondo di un mondo di esperienze da vivere in ogni stagione. Come afferma Antonio Rossi, assessore allo Sport e Politiche per i giovani: «Le nostre montagne sono sempre più un luogo da scoprire tutto l’anno, con nuove attività di svago, sportive, salutari e a basso costo». Se l’offerta turistica della montagna lombarda si sta evolvendo, lo si deve anche a una serie di progetti mirati della Regione, che ha sostenuto la rete dei rifugi con un importante investimento (circa 3,5 milioni di euro) per la riqualificazione e l’ammodernamento delle strutture. «Le risorse – prosegue Rossi – hanno anche permesso di garantire ai rifugi la connessione Internet a banda larga, un collegamento che, fra gli altri vantaggi, fa dialogare i rifugi, le strutture sanitarie e il 118, per intervenire tempestivamente in caso di emergenza. Nell’ottica della promozione, poi, abbiamo promosso alcune iniziative di carattere infrastrutturale, come il bando dedicato agli investimenti per il rilancio dei comprensori sciistici (tuttora aperto) e il progetto Valorizzazione delle Alte Vie della Lombardia, realizzato dal collegio regionale delle guide alpine, che ha consentito di individuare i percorsi attrezzati e le vie alpinistiche che necessitano di interventi di messa in sicurezza. In particolare, sono stati realizzati 11 percorsi sportivi in 6 parchi regionali e la riqualificazione e il censimento di 13 ferrate. E per gli appassionati di corsa in montagna, sono disponibili online delle guide digitali in più lingue per la scoperta di 52 rifugi fra Lombardia e Svizzera». Invece, per gli escursionisti in cerca di emozioni lente, meta irrinunciabile sono le valli bergamasche. Dominate dal parco delle Alpi Orobie, offrono scenari da favola, con foreste verdi, ruscelli, torrenti e cascate. Oltre i laghi del bresciano, si apre la Valle Camonica, culla della suggestiva Val Grande, che custodisce parte del patrimonio di biodiversità del parco nazionale dello Stelvio. Risalendo le dorsali montuose, dalle Prealpi Bergamasche al gruppo dell’Adamello, la dolcezza delle pianure lascia il posto all’imponenza delle cime, dipinte dal bianco delle nevi perenni. Infine, ai limiti settentrionali si trova la Valtellina. E, imboccando le valli che vi confluiscono – Valmasino, Valmalenco e Valfurva – si giunge alle creste più aspre e vertiginose dell’arco alpino, che segnano il confine con la Svizzera e il Trentino.      

• di Luca Càvera